Achille è un personaggio della
mitologia greca, soprannominato pié
veloce o pié rapido; inoltre è uno dei
principali eroi leggendari della guerra di
Troia e il protagonista dell'Iliade.
La leggenda di Achille è una delle più ricche
e antiche della
mitologia greca.
Infatti oltre ad
Omero, autore dell'Iliade, anche altri
poeti narrarono di Achille, aggiungendo
episodi inventati per completare il racconto
della sua vita, laddove Omero aveva lasciato
dei vuoti. Per questo si crearono leggende
intorno ad Achille, spesso con storie
discordanti tra loro, che ispirarono i poeti
tragici e i poeti epici di tutta l'antichità,
fino all'epoca romana.
Durante il periodo arcaico Achille è
raffigurato come un guerriero armato e con la
barba; in età classica è rappresentato come un
giovane e in epoca ellenistica invece ha i
capelli sciolti e il carattere impetuoso.
Achille, considerato l'eroe per eccellenza,
era figlio di Pelèo, re dei Mirmìdoni e della
ninfa nereide Teti. Alla sua nascita, la madre
che voleva renderlo immortale, lo immerse per
tre volte nelle acque del fiume Stige
tenendolo per un tallone, che però rimase
l'unica parte vulnerabile del suo corpo
perché non immersa. Per questo, quando ci
riferiamo ad una parte debole fisicamente o
psicologicamente, si definisce il "tallone di
Achille".
Un giorno un oracolo profetizzò a Teti che
Achille sarebbe rimasto ucciso durante una
guerra, che si sarebbe combattuta contro la
città di Troia; la madre allora fece rifugiare
il figlio presso la corte di Licomede, re di
Sciro. Ma quando i Greci si riunirono per
andare in guerra contro Troia, l'indovino
Calcante li indusse a cercare Achille, perché
sosteneva che senza di lui Troia non sarebbe
mai stata sconfitta, rivelando dove si era
nascosto Achille.
Teti supplicò il Destino perché mutasse la
tragica fine di Achille e le fu proposto di
scegliere per suo figlio o una vita lunga e
senza meriti oppure una morte gloriosa; fu
Achille che scelse quest'ultima.